venerdì 6 aprile 2012

Warrior

"Ti devi rilassare.
Restare calmo.
La Gabbia è la tua casa.
Decidi tu il passo, imposti tu il ritmo.
Ascolta Beethoven.
Tu sei più intelligente, più paziente.
Aspetta che commetta un errore.
E quando accadrà...
Fai La Tua Mossa."



Mixed Martial Arts, torneo "Sparta": sedici guerrieri rinchiusi nella "Gabbia" ad affrontarsi . Un unico premio, un solo vincitore.
Sembra davvero una tragedia greca quella che si svolge ai nostri occhi: Tommy (Tom Hardy, l'Eames di "Inception") e Brendan (Joel Edgerton, "Animal Kingdom"), orfani di madre, fratelli ma nemici, decidono di partecipare all'insaputa dell'altro al torneo "Sparta".
Attratti dal premio finale, sono entrambi spinti alla lotta "senza esclusione di colpi" da giuste convinzioni.
L'unica cosa che sembrerebbe  accomunarli è l'odio verso il padre Puddy (un meraviglioso Nick Nolte nella parte), ex pugile ed ex alcolizzato, che tenta con ogni mezzo di redemersi da un difficile passato e riunire quel che resta della sua famiglia.
Di norma, appare scontato per lo spettatore affezionarsi al personaggio principale, specie in questo genere di film: metti un eroe, magari con un passato oscuro, aggiungi  un antagonista, un "duello" e conseguente risoluzione finale.. nessun intoppo, tutto scorre alla perfezione.
Ma se gli eroi fossero due, per giunta fratelli...a chi toccherebbe soccombere? Chi sarebbe l'antagonista, chi il "buono"?
E qui, ahimè, lo spettatore viene messo in completa crisi.
Una crisi certamente voluta dal regista Gavin O'Connor, e una scelta registica sicuramente rischiosa per questo genere di film.
Seppur denso di citazioni "alla Rocky", infatti, il regista preferisce soffermarsi sull'aspetto psicologico dei protagonisti: nella prima parte del film ci presenta i due fratelli, ci accompagna passo dopo passo alle origini della scissione familiare e della loro diversità caratteriale, alla fonte di quell' evento passato che scatena la "hybris" presente.
Nella seconda parte, invece, tutto si fa più dinamico: split screen, montaggi paralleli, una  colonna sonora che tocca persino il genere classico con Beethoven, Bach, Strauss, ma che non intacca affatto l'andamento energico delle immagini, ci fanno entrare  nel vivo dell'azione, fino a quando l'odio e il risentimento semi celato nella prima parte, si palesa sul ring, in un'esplosione di emozioni: rabbia, rivalsa, rancore, orgoglio.
Possiamo solo restare a guardare perchè, nel frattempo, siamo entrati in piena crisi decisionale.
Eteocle e Polinice finalmente in campo: un finale intenso, al cardiopalma, struggente in ogni singola scena, in ogni singolo primo piano; un climax di emozioni, in cui il tempo non sembra voler scorrere, rendendo gesti, sguardi e suoni ancora più intensi.
Risoluzione finale o, da buona tragedia che si rispetti, continuità della hybris?
A voi scoprirlo...
Ma una cosa è certa: nessun guerriero getta la spugna.







2 commenti:

  1. Viene proprio voglia di vederlo

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  2. Missione compiuta allora!:D
    Ovviamente poi fammi sapere che ne pensi eh!

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